L’Italia è una delle principali destinazioni turistiche del mondo e non c’è da stupirsi del perché. Dalle spiagge assolate del Mediterraneo alle montagne innevate e agli itinerari escursionistici, l’Italia offre qualcosa per tutti. E ora possiamo essere ancora più orgogliosi della nostra patria: uno dei luoghi ha ricevuto il Top Stargazing Award.
In tutto il mondo esistono molti luoghi ideali per osservare le stelle. L’International Dark Sky Association (IDSA) elenca 130 località, tra cui tre aggiunte negli Stati Uniti lo scorso anno (in Colorado, Arizona e Utah). Un’omissione degna di nota, se si sfogliano i siti sulla mappa dell’IDSA, è l’Italia.
Ora, però, il Paese ha un sito stellare ufficialmente riconosciuto. La valle di Saint-Barthélemy, nella regione Valle d’Aosta, vicino al confine con la Svizzera, è stata designata Parco stellare dalla Fondazione Starlight, affiliata all’UNESCO.
È il primo luogo del Paese a ricevere la designazione (che è separata dal sistema IDSA) e sarà presentata formalmente sabato presso l’Osservatorio astronomico della Regione autonoma della Valle d’Aosta, nel villaggio di Lignan. Come riporta Euronews, sarà inaugurato anche un nuovo planetario. L’osservatorio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì.
Secondo l’organizzazione, i parchi stellari sono «aree rurali … generalmente appartenenti a comuni che proteggono il proprio cielo notturno in modo tale da consentire attività osservative, educative, culturali o ricreative legate a eventi astronomici». La designazione celebra i luoghi che facilitano l’osservazione amatoriale delle stelle, dove le stelle possono essere viste chiaramente a occhio nudo e dove vengono prese misure per prevenire l’inquinamento luminoso.
Il fisico e ricercatore locale Andrea Bernagozzi ha dichiarato a Euronews che il potenziale stellare della zona è dovuto a diversi fattori. «La Valle di Saint-Barthélemy è circondata da un anello naturale di montagne sufficientemente alte da schermare il luogo dall’inquinamento luminoso delle grandi città vicine [come Torino in Piemonte e Milano in Lombardia]», ha detto. «Inoltre, la Valle di Saint-Barthélemy è abitata da un numero esiguo di persone e quindi di lampioni pubblici».
I lampioni esistenti sono stati sostituiti con versioni a LED e i visitatori sono invitati a portare con sé torce con lampadine rosse e a puntarle verso la strada.
La Valle d’Aosta è accessibile in auto o in treno dal Piemonte e abbastanza vicina agli aeroporti di Torino, Milano e Ginevra. Sul sito dell’ente turistico sono disponibili informazioni esaustive sul coronavirus.